A.S.D. DOJO RYU: Karate-do Shotokai, Iaido e Kenjutsu, Bojutsu
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Intervista a Riccardo

1. Cosa rappresenta il Karate-do Shotokai nella tua vita? 
Un modo per conoscere se stessi e gli altri, trovare i propri limiti e cercare di superarli. 
 
2. Quale è il ricordo più bello della tua pratica di Karate? 
Il momento in cui mi è stato proposto di insegnare a mia volta.

3. E quale, invece, il ricordo più triste? 
Risposta semiseria: il seiza.
Risposta vera: constatare che per colpa di difficoltà esterne come la mancanza di soldi, tempo, voglia di fare, ecc. molti atleti rinunciano spesso a proseguire sulla propria strada, e rendermi conto che anche a me è capitato di cadere nella stessa trappola.

4. In UNA SOLA parola, cosa credi che sia essenziale all’interno del Dojo?
DISCIPLINA. 
 
5. Nell’ambito delle arti marziali, quale è uno dei tuoi sogni più grandi? Valgono anche cose “impossibili”
Risposta semiseria: fare a modo un Ushiro Ura Mawashi.
Risposta vera: anche se non dipende direttamente da me, mi piacerebbe che le divergenze tra le varie scuole di Karate, ma anche tra le varie arti marziali più in generale, si appianassero e si sviluppasse un rapporto di crescita reciproca tra loro (beh, valevano anche le cose impossibili, no?) 
 
6. Egami Sensei ha detto: “Si devono sfidare i limiti estremi della propria forza”. Cosa sono per te questi limiti?
Risposta semiseria: il seiza.
Risposta vera: Il mio limite è la pigrizia, intesa sia in senso fisico, che soprattutto mentale. E’ una barriera per ogni tipo di attività, e credo impedisca non solo di sfidare quei limiti, ma addirittura di intravederli in lontananza.
 
7. Descrivi il momento più faticoso della tua pratica.
Risposta semiseria: il seiza.
Risposta vera: partire da casa per raggiungere la palestra

8. Credi che il Karate-do Shotokai sia per tutti?
No, solo per chi crede in ciò che fa, accetta con umiltà gli insegnamenti e non si lascia scoraggiare strada facendo. 
 
9. Cosa cambieresti della tua pratica personale? 
Volendo cercare il pelo nell’uovo, dedicherei più tempo a stretching e kumite, ma soprattutto non mi dispiacerebbe avere un corso di tre giorni la settimana. 
 
10. Un messaggio per i tuoi compagni: 
Ho stima per tutti voi, non mollate mai, siete per me guida ed esempio, indipendentemente dal grado o dai risultati che riuscite ad ottenere. 
E un messaggio speciale per la Silvia: belliiiiii i disegniiiiiii!!!!

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