A.S.D. DOJO RYU: Karate-do Shotokai, Iaido e Kenjutsu, Bojutsu
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KARATE-DO SHOTOKAI: IL NOSTRO STILE DI KARATE

Cos'è il Karate-Do Shotokai?
Lo Shotokai è lo stile praticato da Shigeru Egami dopo la morte del Maestro Funakoshi.
Lo Shotokai non considera il Karate-Do come uno sport e nemmeno un orientamento. Lo Shotokai considera il karate-Do come un'arte Budo. L'allenamento nello Shotokai sviluppa l'energia interna, e unisce la coordinazione fra mente e corpo, quindi non è un semplice sport. Tutti i movimenti dello Shotokai seguono le leggi naturali, sono pieni di vitalità e di energia, ma sempre applicando i principi dell'armonia e del rilassamento, evitando totalmente l'uso della forza. Nello Shotokai si evitano le competizioni tuttavia, i praticanti che lo desiderano possono partecipare a manifestazioni competitive per scelta personale.
Nello Shotokai i colpi vengono portati oltre l'avversario, vicino o lontano che sia, questo come se si volesse trapassarlo, le anche sono i
punti di forza e inoltre nell'allenamento dello Shotokai si cerca sempre di avanzare e mai di arretrare, questo per mantenere la volontà di andare "oltre".
Nello Shotokai troviamo molti esercizi praticamente dimenticati o che non vengono presi in considerazione da altri stili, come il Kawashi – Midare (l'arte di schivare l'avversario), lo studio dell'Irimi (il corretto anticipo sull'avversario), il Go No Sen (muoversi all'ultimo istante), il Sen No Sen (muoversi in contemporanea con l'avversario), e il Sen No Sen (muoversi prima sorprendendo l'avversario).
E' compreso inoltre lo studio di alcune armi come il BO (bastone lungo) e il Bokken (spada di legno). 
 
Quale è la differenza tra Shotokai e Shotokan? 
Shotokai e Shotokan sono due nomi per la stessa cosa. Shotokai è il nome dell’organizzazione fondata nel 1935 per raccogliere fondi per costruire la palestra principale del Maestro Funakoshi, egli infatti mantenne solo due cariche ufficiali nella sua vita: una è quella di capo istruttore del Dojo Shotokan e l’altra è quella di direttore della scuola Shotokai. Shotokan è il nome della costruzione che fu il risultato del lavoro di questa organizzazione e non era il nome dello stile come oggi si pensa. L’originale Dojo Shotokan fu terminato nel 1936. Al tempo quelli che praticavano il Karate-do non erano conosciuti solo come praticanti del Karate ma cominciavano ad essere legati a differenti “stili”, anche se il Maestro Gichin Funakoshi era contrario a questo, i suoi studenti cominciarono ad essere conosciuti come appartenenti allo “Shotokan”, il posto dove si allenavano, o allo “Shotokan-Ryu”, lo stile Shotokan. Alla morte del Maestro Gichin Funakoshi nel 1957, allo Shotokai furono affidati il suo simbolo (la Tigre di O’ Sensei), i nomi Shotokan e Shotokai e, cosa ancora più importante, tutti i suoi documenti e manoscritti; questo è il motivo per cui lo Shotokai è incaricato di pubblicare i suoi lavori. Il quartier generale Shotokai in Giappone è ancora il Dojo Shotokan anche se questo è stato ricostruito e non e più quello originale che venne distrutto durante un bombardamento della seconda guerra mondiale. Chiunque arrivando in Giappone chieda di andare allo Shotokan arriverà lì, al quartier generale. Nonostante i duri e inutili sforzi di far rispettare i desideri del Maestro Funakoshi, molti gruppi hanno abusato del nome Shotokan e del simbolo della tigre di O’ Sensei dimostrando di non portare rispetto per il Maestro, per il suo Karate e per la volontà della sua famiglia. Questa è la ragione della confusione tra Shotokai e Shotokan, e cosa ancora più triste, il fatto per cui moltissime persone legano il Maestro Gichin Funakoshi esclusivamente al Karate sportivo, una cosa contro cui lui si è sempre opposto.
 
 I Kata:
Nello Shotokai, il suo fondatore e primo istruttore, Maestro Gichin Funakoshi, ha ridotto più di 100 Kata tradizionali, ‘forme’ di combattimento, in 19 Kata fondamentali. Questi sono dei combattimenti immaginari prestabiliti con avversari provenienti da varie direzioni, essi includono combinazioni di tecniche sempre più complicate. Il Maestro Funakoshi e gli istruttori più seri considerano il Kata la base e l’essenza del Karate-do. Ci  sono 19 Kata alla base dello Shotokai, molti altri sono stati aggiunti e normalmente praticati, ma quelli essenziali sono i seguenti: 
3 Taikyoku: Shodan, Nidan, Sandan 
5 Heian: Shodan, Nidan, Sandan, Yodan, Godan
3 Tekki: Shodan, Nidan, Sandan
2 Bassai: Dai e Sho
2 Kanku: Dai e Sho
Hangetsu
Jutte
Empi
Gankaku
Jion
Ten No Kata (Omote & Ura)

Il Maestro Egami era solito dire: “Se uno ha il tempo, deve praticare altri Kata, ma farlo per vantarsi di sapere un grande numero di Kata potrebbe essere deleterio. Fu detto che un principiante dovrebbe praticare ogni singolo Kata per un minimo di tre anni. Prova a immaginare cosa vuol dire questo...”   Un kata dovrebbe essere considerato come un’integrazione di tecniche di difesa e di attacco, ma in realtà è molto di più. Chi lo pratica dovrebbe cercare di capire lo spirito del Maestro che ha creato il kata, per far ciò occorrono cinque o sei anni per prenderne padronanza. “
Come conseguenza ai cambiamenti introdotti nelle tecniche, nei kata, (anche se la loro base non è cambiata), le tecniche, il ritmo e la velocità sono state a volte leggermente modificate. Un kata Shotokai dovrebbe essere fluido dalla posizione iniziale hachij-dachi alla stessa posizione finale. Come il Maestro Egami disse: “ dovrebbe essere armonioso, ritmico, e l’esecutore, pieno di radiante energia e vitalità. Corpo e spirito devono essere una stessa entità, e l’energia deve essere concentrata. La respirazione deve continuare senza interruzioni. Nella pratica è solito inserire una pausa tra un movimento e l’altro; ora il movimento continua ritmicamente, senza pause ed è fluido e flessibile.” Ogni movimento ed ogni tecnica difensiva o offensiva ha il suo senso, e un serio praticante deve prenderlo in considerazione e allenarsi di conseguenza, provando a capire i valori e quando questi saranno effettivamente efficaci. 
Un movimento all’interno di un kata deve tenere in considerazione le tre coppie di proprietà opposte stabilite dal Maestro Gichin Funakoshi:
•     energia applicata gentilmente e con forza 
•     contrazione ed espansione del corpo
•     movimenti veloci e lenti nelle tecniche 
 
Kumite
Un’altra parte dell'allenamento di Karate prevede di lavorare con un ‘avversario, questo tipo di allenamento è chiamato Kumite, ossia allenamento/combattimento con un ‘avversario. Ci sono vari passi basilari da percorrere per arrivare al combattimento libero (Jyu kumite), queste basi servono per capire bene la distanza da tenere, il giusto tempismo delle tecniche, e la precisione con le quali esse vengono eseguite, oltre a questo è necessario sviluppare un controllo adeguato ai ritmi del compagno che abbiamo di fronte per capire fino a che punto le tecniche possano essere portate per permettere uno studio da ambedue le parti. Si inizia con il Ten No Kata Omote e Ten No Kata Ura, dei Kata che prevedono semplici tecniche di difesa e contrattacco e semplici attacchi da parte dell’avversario, e si continua con tecniche a coppia sempre più complesse e difficili fino ad arrivare finalmente al combattimento libero contro uno o più avversari. 


 Kawashi e Midare
Il Kawashi è un caratteristico esercizio dello Shotokai dove l'obiettivo è schivare a distanza il più ravvicinata possibile l'attacco dell'avversario. La schivata se eseguita perfettamente consente di portarsi alle spalle dell'avversario con un unico movimento, mettendo in vantaggio così colui che era stato attaccato. Le ripetizioni di Kawashi e Midare sono molto impegnative, gli attacchi vengono portati in rapida sequenza e possono anche arrivare ad essere più di cento, oltre a questo in base alla propria esperienza il Kawashi e Midare può essere eseguito contro uno, due o tre avversari fino ad arrivare a cinque.

Go no Sen, Sen no Sen, Sen Sen no Sen 
Nello studio dello Shotokai è fondamentale il tempismo con il quale si interviene sull'avversario, questo viene studiato in tre esercizi
fondamentali.
Go No Sen: in questo primo passo impariamo a muoverci appena prima che il colpo dell'avversario vada a segno, questo permetterà di contrattaccare senza che l'avversario abbia la possibilità di eseguire una seconda tecnica.
Sen No Sen: In questo caso impariamo a muoverci contemporaneamente all'avversario andando in avanti, come se il nostro avversario fosse la nostra immagine riflessa nello specchio
Sen Sen No Sen: La massima espressione di tutte le arti marziali, colpire l'avversario mentre non ha eseguito ancora la tecnica che aveva in mente, ovvero muoversi prima che l'avversario pensi di poterlo fare.

BO & Bokken
Il Bo è il tradizionale Bastone lungo che prese il posto delle armi da taglio quando in Giappone la legge mise al bando tutte le spade. Consiste in un bastone della lunghezza di circa 180 cm, con l'uso del bastone è necessario padroneggiare un senso della distanza praticamente perfetto. La lunghezza del bastone infatti permette di combattere a notevole distanza dall'avversario, nello Shotokai troviamo anche quattro Kata che vengono eseguiti con questa arma.
Il Bokken è la spada di legno Giapponese, eguaglia la letale Katana tranne naturalmente per l'affilatura. Nello Shotokai troviamo tre kata da eseguire con il Bokken oltre a vari eserizi da eseguire con un compagno.
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