Cronaca dello Stage Estivo Intensivo di Giugno 2011
La preparazione e l’organizzazione dello Stage Estivo 2011 sono partite a febbraio. Sembra incredibile ma in quattro mesi l’Hotel Villa Basilewsky e il Comune di Cutigliano sono riusciti a crearci molti più problemi di quanti se ne possano immaginare: prezzi triplicati, persone irreperibili, diminuzione dei servizi e della cortesia. Adesso che tutto è finito posso tirare un sospiro di sollievo perché meglio di così non avremmo potuto fare. Con questa cronaca vorrei ringraziare tutti i partecipanti: bambini, ragazzi e adulti che hanno reso questo evento piacevole oltre che utile.
Un ringraziamento va a Juri con il quale ho organizzato lo stage (in due si sopportano meglio i disservizi e le arrabbiature) che è sempre stato disponibile e pronto a parlare con l’Hotel e gli addetti del Comune. In diplomazia mi supererai sempre.
Un ringraziamento speciale infine è per il Maestro Lorenzo: le lezioni sono state utili, ben ideate e ben organizzate, ha saputo unire in una lezione i bisogni di bambini e ragazzi e le esigenze degli adulti e ha dato prova (ancora una volta) di saper premiare i più meritevoli
indipendentemente da grado, età o rapporto di amicizia.
Il ritrovo ufficiale è stato a Quarrata sabato mattina alle 8.30 per coloro che avrebbero affrontato tutti e due i giorni di stage: Massimo Iuliani, Silvia Sassolini, Juri Villani, Alice Piazzini, Lorenzo Zucchini, Manuel Bardelli, Lorenzo Vannucchi, Gabriele Giuntoli (che ha abbandonato lo stage) e la più piccola Camilla Matteini alla quale va tutta la nostra ammirazione per il coraggio e l’impegno dimostrati in questa prova. Una volta sistemati in Hotel siamo stati raggiunti da Beatrice Consonni, Daniele Leonetti e Roberto Baldi che avrebbero affrontato solo le lezioni del sabato.
1° Lezione: Sabato dalle 10,30 alle 12,30 circa. IRIMI
La ginnastica per il riscaldamento è tutta un’altra cosa in montagna. La resistenza diminuisce e il caldo ha contribuito a farci faticare ancora di più. Comunque ormai siamo ben allenati e abbiamo resistito bene anche alle decine di piegamenti sulle gambe. Il tempo è letteralmente volato via: quasi due ore di lezione passate in un lampo; il campo tra le montagne, al contrario della confusione della palestra, era perfetto per gli esercizi a coppia e per il lavoro su Irimi che abbiamo fatto.
Dopo la doccia è arrivato un altro momento molto atteso: il primo pic-nic ufficiale della Scuola Karate-do Shotokai: riso freddo preparato dal Maestro, schiacciatine con prosciutto crudo, cioccolata, frutta e la prima torta di mele dello stage. L’atmosfera rilassata, le risate e le altalene hanno reso il pranzo ancora più buono. Dopo un po’ di relax sulla terrazza dell’Hotel, sono arrivati i partecipanti più giovani per l’inizio della lezione pomeridiana: Francesca Maltinti, Andrea Bilenchi, Flavio Lazzeri, Mattia Fantozzi, Daniela Staropoli, Matteo Conti e Alessia Batistini.
2° Lezione: Sabato dalle 16,00 alle 19,00 circa. BO e KATA SUEYOSHI NO KON
La prima parte era per tutti gli atleti: adulti e ragazzi alle prese con il primo kata di Bo. C’era chi lo aveva già fatto molte volte (anche se sappiamo benissimo che non bastano mai) e chi non lo aveva mai fatto. Sarò sincera, i bambini mi hanno sorpresa: concentrati, attenti, motivati e appassionati. Complimenti ragazzi a tutti voi per la volontà e per il coraggio: vi siete messi in gioco e avete voluto provare nuove esperienze. In questo siete superiori a molti adulti.
La seconda parte dello stage invece era riservata agli atleti più grandi che avevano già un po’ di esperienza con il Bo: è stato fatto uno studio su un bunkai avanzato di Sueyoshi No Kon che il Maestro Lorenzo ha studiato appositamente per noi e che personalmente ho molto apprezzato.
Infine doccia, saluti a chi concludeva lo stage e tornava a casa, e preparativi per la cena. Villa Basilewsky non si è dimostrata all’altezza delle aspettative, il confronto con il trattamento dell’anno scorso era inevitabile e purtroppo stavolta è stata una delusione. A nostra discolpa (mia e di Juri) vi posso dire che abbiamo fatto tutto il possibile e che il menu non proprio “da atleti” è stato il risultato di trattative lunghe settimane.
La lezione notturna è stata anticipata per dare modo anche ai più giovani di prendere parte a questa bella esperienza.
3° Lezione: Sabato dalle 22,30 alle 00,30 circa. Tecniche di IAIDO e teoria sulla Katana.
Come per la seconda lezione del sabato, alla prima parte hanno partecipato adulti e bambini. Ebbene sì, anche qui i più piccoli hanno dimostrato di avere un alto livello nella pratica ma anche nell’educazione e nonostante l’emozione per il fatto di tenere per la prima volta la Katana nelle proprie mani, hanno seguito la lezione in silenzio (l’atmosfera in effetti era piuttosto “marziale”), ascoltando le istruzioni del Maestro e delle cinture nere che li hanno assistiti in queste nuove tecniche. La seconda parte della lezione era solo e soltanto per chi è rimasto a dormire: in totale doveva durare circa un’ora e ci siamo invece allenati per quasi due ore con concentrazione, passione e curiosità. Il tempo è volato e nonostante il seiza, l’aria molto fresca e la stanchezza accumulata, pendevamo tutti dalle labbra del Maestro Lorenzo: storia, tradizioni e curiosità sulla katana unite a pratiche e dimostrazioni completamente nuove hanno accompagnato l’ultima parte di questa splendida lezione sotto le stelle.
Dopo una lezione così però la voglia di stare tutti insieme era troppa e abbiamo fatto uno spuntino di mezzanotte (in realtà era più dell’una) sulla terrazza dell’Hotel finendo il riso freddo avanzato dal pranzo e divorando la seconda torta di mele dello stage. Dopo ancora un po’ di chiacchiere (e molte risate) siamo andati a letto dato che, dopo la colazione (stendiamo un velo pietoso anche su questo “servizio” dell’Hotel) ci aspettava l’ultima lezione. Arrivato il nostro amico Davide Franchini ci siamo diretti al luogo che ci avrebbe ospitato; troppo facile fare una lezione sulla terrazza come la sera prima o in un prato, all’ombra di qualche albero: perché non avventurarsi lungo il fiume e trovare un posto ancor più suggestivo per concludere lo stage? Detto fatto: 15 minuti di camminata sulle pietre lungo e dentro il fiume fino ad arrivare in uno spiazzo largo abbastanza da praticare con la Katana senza scontrarci.
4° Lezione: Domenica dalle 9,30 alle 11,00 circa. Tagli e Kata di Katana Su Shi.
Dopo un breve ripasso delle tecniche studiate poche ore prima, abbiamo iniziato lo studio di nuovi tagli: le nuove indicazioni del Maestro su queste tecniche hanno stravolto quelle che credevamo fossero le nostre certezze sulla Katana, portandoci ad una conoscenza più approfondita dell’arma. Infine abbiamo eseguito il kata Su Shi (3° kata di spada), completamente nuovo per tutti noi. E’ stato emozionante eseguirlo tutti insieme, alla fine, in riva al fiume e circondati dalla natura.
A fine stage applauso (meritato da tutti) e fotografie di rito. Al ritorno verso l’Hotel ero quasi triste e dispiaciuta che tutto fosse finito. Ultimi preparativi e poi partenza verso casa. In macchina, nonostante le curve e il caldo, torno con il pensiero ai preziosi e bellissimi momenti che abbiamo passato insieme: a quell’Irimi che forse… forse era quasi riuscito, alle docce con l’acqua calda e fredda invertite, al pic-nic sul tavolo di legno e agli scherzi tra di noi, al kiai che abbiamo fatto tutti insieme nel Kata di Bo, all’emozione che ho provato passando nelle mani dei bambini la katana che hanno usato per la primissima volta, alle risate mangiando le torta di mele e a quei maledetti sassi sul fiume dai quali credevo che qualcuno cadesse da un momento all’altro.
E le lezioni… le lezioni sono state perfette.
Incredibile come si pensi di conoscere il proprio Maestro, come si cerchi di prevedere le sue lezioni e i suoi insegnamenti e invece riesca comunque a sorprenderti. In queste quattro lezioni non c’era niente di scontato, niente era lasciato al caso e anche se possedevi un grado più alto di altri dovevi fare i conti anche con le tecniche che credevi più semplici e che invece meritavano un’attenzione maggiore: c’era qualcosa di nuovo da imparare in tutto ciò che abbiamo fatto. Ovviamente per molti è difficile ammettere di dover imparare ancora qualcosa o di dover ristudiare qualcosa che credevano di aver capito… ma la grandezza del Karate sta anche nell’evoluzione, e non solo nella tradizione e il Maestro Lorenzo ha dato prova di conoscere entrambi questi lati dell’arte marziale.
Scusate la confidenza ma mi permetto di dare un ultimo consiglio a coloro che per un motivo o per un altro non hanno partecipato all’Evento: è vero che lo stage costa soldi, fatica e non vi permette di andare al mare o peggio, di lavorare…. ma questo stage è organizzato da noi PER TUTTI NOI: solo un week end all’anno per dedicarsi completamente al Karate, una completa immersione nel Karate con persone che come voi lo praticano e lo amano… un week end all’anno per fare quello che amate, per imparare cose nuove, per stare con i compagni e divertirvi con loro. Non siamo noi a chiedere a voi un week-end all’anno: dovreste essere voi a chiederlo a voi stessi. Non dovrebbe essere un grande sforzo. Vi posso assicurare che lo stage estivo della Scuola Shotokai 2011 è stato uno dei più belli in assoluto a cui potevate partecipare e che chi lo ha saltato, snobbato, evitato o ne ha fatto solo una parte ha perso qualcosa di prezioso. Inutile trovare scuse ogni volta: un week-end all’anno per il Karate non è un prezzo da pagare alla Scuola e non è un dovere, ma un premio che vi concedete dopo un altro anno di pratica.
FOTOGRAFIE DELLO STAGE INTENSIVO 2011
Un ringraziamento va a Juri con il quale ho organizzato lo stage (in due si sopportano meglio i disservizi e le arrabbiature) che è sempre stato disponibile e pronto a parlare con l’Hotel e gli addetti del Comune. In diplomazia mi supererai sempre.
Un ringraziamento speciale infine è per il Maestro Lorenzo: le lezioni sono state utili, ben ideate e ben organizzate, ha saputo unire in una lezione i bisogni di bambini e ragazzi e le esigenze degli adulti e ha dato prova (ancora una volta) di saper premiare i più meritevoli
indipendentemente da grado, età o rapporto di amicizia.
Il ritrovo ufficiale è stato a Quarrata sabato mattina alle 8.30 per coloro che avrebbero affrontato tutti e due i giorni di stage: Massimo Iuliani, Silvia Sassolini, Juri Villani, Alice Piazzini, Lorenzo Zucchini, Manuel Bardelli, Lorenzo Vannucchi, Gabriele Giuntoli (che ha abbandonato lo stage) e la più piccola Camilla Matteini alla quale va tutta la nostra ammirazione per il coraggio e l’impegno dimostrati in questa prova. Una volta sistemati in Hotel siamo stati raggiunti da Beatrice Consonni, Daniele Leonetti e Roberto Baldi che avrebbero affrontato solo le lezioni del sabato.
1° Lezione: Sabato dalle 10,30 alle 12,30 circa. IRIMI
La ginnastica per il riscaldamento è tutta un’altra cosa in montagna. La resistenza diminuisce e il caldo ha contribuito a farci faticare ancora di più. Comunque ormai siamo ben allenati e abbiamo resistito bene anche alle decine di piegamenti sulle gambe. Il tempo è letteralmente volato via: quasi due ore di lezione passate in un lampo; il campo tra le montagne, al contrario della confusione della palestra, era perfetto per gli esercizi a coppia e per il lavoro su Irimi che abbiamo fatto.
Dopo la doccia è arrivato un altro momento molto atteso: il primo pic-nic ufficiale della Scuola Karate-do Shotokai: riso freddo preparato dal Maestro, schiacciatine con prosciutto crudo, cioccolata, frutta e la prima torta di mele dello stage. L’atmosfera rilassata, le risate e le altalene hanno reso il pranzo ancora più buono. Dopo un po’ di relax sulla terrazza dell’Hotel, sono arrivati i partecipanti più giovani per l’inizio della lezione pomeridiana: Francesca Maltinti, Andrea Bilenchi, Flavio Lazzeri, Mattia Fantozzi, Daniela Staropoli, Matteo Conti e Alessia Batistini.
2° Lezione: Sabato dalle 16,00 alle 19,00 circa. BO e KATA SUEYOSHI NO KON
La prima parte era per tutti gli atleti: adulti e ragazzi alle prese con il primo kata di Bo. C’era chi lo aveva già fatto molte volte (anche se sappiamo benissimo che non bastano mai) e chi non lo aveva mai fatto. Sarò sincera, i bambini mi hanno sorpresa: concentrati, attenti, motivati e appassionati. Complimenti ragazzi a tutti voi per la volontà e per il coraggio: vi siete messi in gioco e avete voluto provare nuove esperienze. In questo siete superiori a molti adulti.
La seconda parte dello stage invece era riservata agli atleti più grandi che avevano già un po’ di esperienza con il Bo: è stato fatto uno studio su un bunkai avanzato di Sueyoshi No Kon che il Maestro Lorenzo ha studiato appositamente per noi e che personalmente ho molto apprezzato.
Infine doccia, saluti a chi concludeva lo stage e tornava a casa, e preparativi per la cena. Villa Basilewsky non si è dimostrata all’altezza delle aspettative, il confronto con il trattamento dell’anno scorso era inevitabile e purtroppo stavolta è stata una delusione. A nostra discolpa (mia e di Juri) vi posso dire che abbiamo fatto tutto il possibile e che il menu non proprio “da atleti” è stato il risultato di trattative lunghe settimane.
La lezione notturna è stata anticipata per dare modo anche ai più giovani di prendere parte a questa bella esperienza.
3° Lezione: Sabato dalle 22,30 alle 00,30 circa. Tecniche di IAIDO e teoria sulla Katana.
Come per la seconda lezione del sabato, alla prima parte hanno partecipato adulti e bambini. Ebbene sì, anche qui i più piccoli hanno dimostrato di avere un alto livello nella pratica ma anche nell’educazione e nonostante l’emozione per il fatto di tenere per la prima volta la Katana nelle proprie mani, hanno seguito la lezione in silenzio (l’atmosfera in effetti era piuttosto “marziale”), ascoltando le istruzioni del Maestro e delle cinture nere che li hanno assistiti in queste nuove tecniche. La seconda parte della lezione era solo e soltanto per chi è rimasto a dormire: in totale doveva durare circa un’ora e ci siamo invece allenati per quasi due ore con concentrazione, passione e curiosità. Il tempo è volato e nonostante il seiza, l’aria molto fresca e la stanchezza accumulata, pendevamo tutti dalle labbra del Maestro Lorenzo: storia, tradizioni e curiosità sulla katana unite a pratiche e dimostrazioni completamente nuove hanno accompagnato l’ultima parte di questa splendida lezione sotto le stelle.
Dopo una lezione così però la voglia di stare tutti insieme era troppa e abbiamo fatto uno spuntino di mezzanotte (in realtà era più dell’una) sulla terrazza dell’Hotel finendo il riso freddo avanzato dal pranzo e divorando la seconda torta di mele dello stage. Dopo ancora un po’ di chiacchiere (e molte risate) siamo andati a letto dato che, dopo la colazione (stendiamo un velo pietoso anche su questo “servizio” dell’Hotel) ci aspettava l’ultima lezione. Arrivato il nostro amico Davide Franchini ci siamo diretti al luogo che ci avrebbe ospitato; troppo facile fare una lezione sulla terrazza come la sera prima o in un prato, all’ombra di qualche albero: perché non avventurarsi lungo il fiume e trovare un posto ancor più suggestivo per concludere lo stage? Detto fatto: 15 minuti di camminata sulle pietre lungo e dentro il fiume fino ad arrivare in uno spiazzo largo abbastanza da praticare con la Katana senza scontrarci.
4° Lezione: Domenica dalle 9,30 alle 11,00 circa. Tagli e Kata di Katana Su Shi.
Dopo un breve ripasso delle tecniche studiate poche ore prima, abbiamo iniziato lo studio di nuovi tagli: le nuove indicazioni del Maestro su queste tecniche hanno stravolto quelle che credevamo fossero le nostre certezze sulla Katana, portandoci ad una conoscenza più approfondita dell’arma. Infine abbiamo eseguito il kata Su Shi (3° kata di spada), completamente nuovo per tutti noi. E’ stato emozionante eseguirlo tutti insieme, alla fine, in riva al fiume e circondati dalla natura.
A fine stage applauso (meritato da tutti) e fotografie di rito. Al ritorno verso l’Hotel ero quasi triste e dispiaciuta che tutto fosse finito. Ultimi preparativi e poi partenza verso casa. In macchina, nonostante le curve e il caldo, torno con il pensiero ai preziosi e bellissimi momenti che abbiamo passato insieme: a quell’Irimi che forse… forse era quasi riuscito, alle docce con l’acqua calda e fredda invertite, al pic-nic sul tavolo di legno e agli scherzi tra di noi, al kiai che abbiamo fatto tutti insieme nel Kata di Bo, all’emozione che ho provato passando nelle mani dei bambini la katana che hanno usato per la primissima volta, alle risate mangiando le torta di mele e a quei maledetti sassi sul fiume dai quali credevo che qualcuno cadesse da un momento all’altro.
E le lezioni… le lezioni sono state perfette.
Incredibile come si pensi di conoscere il proprio Maestro, come si cerchi di prevedere le sue lezioni e i suoi insegnamenti e invece riesca comunque a sorprenderti. In queste quattro lezioni non c’era niente di scontato, niente era lasciato al caso e anche se possedevi un grado più alto di altri dovevi fare i conti anche con le tecniche che credevi più semplici e che invece meritavano un’attenzione maggiore: c’era qualcosa di nuovo da imparare in tutto ciò che abbiamo fatto. Ovviamente per molti è difficile ammettere di dover imparare ancora qualcosa o di dover ristudiare qualcosa che credevano di aver capito… ma la grandezza del Karate sta anche nell’evoluzione, e non solo nella tradizione e il Maestro Lorenzo ha dato prova di conoscere entrambi questi lati dell’arte marziale.
Scusate la confidenza ma mi permetto di dare un ultimo consiglio a coloro che per un motivo o per un altro non hanno partecipato all’Evento: è vero che lo stage costa soldi, fatica e non vi permette di andare al mare o peggio, di lavorare…. ma questo stage è organizzato da noi PER TUTTI NOI: solo un week end all’anno per dedicarsi completamente al Karate, una completa immersione nel Karate con persone che come voi lo praticano e lo amano… un week end all’anno per fare quello che amate, per imparare cose nuove, per stare con i compagni e divertirvi con loro. Non siamo noi a chiedere a voi un week-end all’anno: dovreste essere voi a chiederlo a voi stessi. Non dovrebbe essere un grande sforzo. Vi posso assicurare che lo stage estivo della Scuola Shotokai 2011 è stato uno dei più belli in assoluto a cui potevate partecipare e che chi lo ha saltato, snobbato, evitato o ne ha fatto solo una parte ha perso qualcosa di prezioso. Inutile trovare scuse ogni volta: un week-end all’anno per il Karate non è un prezzo da pagare alla Scuola e non è un dovere, ma un premio che vi concedete dopo un altro anno di pratica.
FOTOGRAFIE DELLO STAGE INTENSIVO 2011