INTERVISTA A IRENE RAFANELLI - ALLIEVA DEL M° LORENZO
- Presentati: - Mi chiamo Irene e ho 14 anni - Da quanto tempo fai Karate? - Pratico Karate da 6 anni - In questi 6 anni è cambiato il Karate per te? - Sicuramente è diventato più intenso, all'inizio eravamo pochi, ma poi il gruppo è cresciuto e con questo anche le amicizie, però crescendo il Karate è diventato più impegnativo ed alcuni del mio corso hanno deciso di abbandonare, questo mi è dispiaciuto. - Come ti vedi rispetto alle altre ragazze della tua età che non praticano Karate? - Dentro di me credo di essere diversa, il Karate mi ha fortificato e plasmato, caratterialmente mi vedo più decisa e più determinata rispetto alle mie amiche che non praticano sport o fanno altro. - Cosa ti piace del Karate? - Non c'è una cosa precisa, semplicemente mi piace questa Arte marziale, per me è come entrare in un altro mondo. - Sei cintura marrone, cosa puoi dirci del tuo grado? - Per molte persone il mio grado è un "Quasi" cintura nera, ma in realtà ci sono molte cose da perfezionare e capire, mi rendo conto che devo impegnarmi sempre al massimo. - Parlaci del Maestro di Karate. - Io da piccola vedevo il Maestro come la maestra di scuola. Crescendo questa sensazione è cambiata, non so spiegarla, ma adesso per me il Maestro è una persona di cui fidarmi perché mi ha trasmesso tante cose di questa Arte Marziale. - Cosa provi durante l'allenamento? - Nel momento che indosso il mio Karate Gi ed entro sul tatami perdo ogni preoccupazione della vita quotidiana, entro in questo meraviglioso mondo fatto di esercizi, di fatica e di Kata e di tanta voglia di fare. - Quali sono i tuoi obiettivi? - All'inizio volevo solo la cintura nera, poi questo obiettivo mi è passato in secondo piano, il mio obiettivo è quello di perfezionarsi, per ora cerco di superare me stessa e di essere migliore. - Una cintura che è stata importante per te? - Credo la cintura verde, lì ho capito che il Karate non era un gioco, che il traguardo della cintura nera era uno sminuire tutta l'immensità dell'arte marziale. In quel momento ho capito che non importa il grado che sei ma quello che sai fare! - Cintura Nera.... - Forza, determinazione, ansia, fatica..quando penso alla cintura nera mi vengono in mente queste parole.. - Un ricordo legato al Karate? - Ero piccola, cintura bianca e vinsi una gara di Kata fu bellissimo, ma anche quando ho aiutato i miei compagni a prepararsi per l'esame, vederli soddisfatti dopo l'esame è stato bellissimo.. Un aneddoto curioso è questo: durante una gara ho visto una ragazza che si è ferita in combattimento e quindi al momento rimasi un po' spaventata perché in quel preciso momento presi coscienza che il karate non era un gioco. - Cosa ti spinge a fare Karate? - Io iniziai seguendo Emma che è mia amica, poi mi sono appassionata e mi è piaciuto fin da subito la sfida che il Karate offriva verso se stessi, devo confessare che per un periodo ho anche smesso, iniziai ad annoiarmi delle lezioni con i bambini, poi però non riuscì a rinunciarci e ripresi la mia pratica. - Il Karate è per tutti? - Il Karate come Sport si Il Karate come Arte NO. Per capire l'Arte ci vuole predisposizione e non tutti sono disposti a mettersi in discussione. - Chi è il tuo Esempio nel Karate? - Il mio primo esempio è stato il Maestro, credo sia normale, poi ho preso come esempio Emma, infine ho iniziato a prendere spunto un pò da tutti, c'è da imparare molto da tutti. - Le tue amiche e amici come vedono questa tua passione? - Appena dico che faccio Karate vogliono subito sapere che cintura sono, qualcuno dice che sono pericolosa (ride)...Pensano che sia pericoloso, ma io rispondo che anche una pallonata in faccia può far male. - Vuoi dare un messaggio alle cinture principianti? - Per la mia esperienza voglio dirgli di non buttarsi giù, di non mollare mai, di trovare la motivazione giusta e di non arrendersi. Il Karate diventerà difficile e arriveranno le difficoltà, non bisogna arrendersi perchè questo vorrà dire migliorarsi, e se saranno fortunati troveranno la loro VIA. |