"Katana e Iaido"
Articolo del M° Lorenzo Martuscelli
BREVE STORIA E CURIOSITA’
In Giappone alle soglie del 1900 fu dichiarata estinta la casta dei Samurai, e con la fine di essa cessò anche l’arte dell’antica forgiatura delle spade. La produzione delle spade continuò in sordina solo per trasmettere le arti costruttive delle lame. Molti anni dopo, la costruzione riprese grazie all’alta richiesta da parte dei collezionisti, anche se la qualità era ben lontana dalla vecchia produzione. Grazie però ai cultori di questi oggetti e ad un collezionismo attento in epoca contemporanea, vengono prodotti ancora pezzi di grande pregio e valore.
La Katana è costituita da un’impugnatura e da una lama che dovrebbe essere circa 90 centimetri in meno dell’altezza di chi la usa, con uno scarto di 9 cm a seconda delle fattezze fisiche. Il fodero solitamente è in legno di magnolia e laccato. La Katana viene forgiata alternando vari strati di acciaio con percentuali variabili di carbonio o damasco. L’acciaio viene piegato e battuto a strati: dopo circa 33.000 piegature la lama è forgiata (ulteriori piegature sono inutili e non migliorano la qualità della lama). Viene poi data la curvatura, la forma e la punta. Inizia poi un lungo processo di lucidatura e affilatura eseguito con pietre abrasive sempre più fini. Ogni Katana realizzata diventa in questo modo una piccola opera d’arte.
PRATICA E FORMALITA’
Vi è un rigoroso e antico sistema di etichetta che aveva molti scopi: evitare di apparire aggressivi quando le intenzioni sono pacifiche e amichevoli è uno degli scopi principali. Dobbiamo ricordarci il corretto modo di inchinarsi ad inizio e a fine lezione, effettuare il saluto
alla spada, il modo giusto di rivolgersi al Maestro o all’allievo più anziano che sta guidando la lezione. Bisogna tenere presente come muoversi all’interno del Dojo quando si ha indosso la Katana, ed anche il giusto modo di estrarre la spada per la pulizia o semplicemente per mostrarla ad altre persone. L’atteggiamento è una cosa molto seria e dobbiamo essere consapevoli delle conseguenze delle nostre azioni: attraverso il buon esempio incoraggeremo anche gli altri ad avere un corretto comportamento. Sono state formalizzate rigide regole che riguardano il maneggio delle lame e il comportamento da tenere quando vengono portate in giro. Anche ai giorni nostri le regole sono vigenti nel Dojo e qualsiasi infrazione viene considerata altamente offensiva. Ecco alcune tra le regole più importanti che dovremo seguire durante le lezioni di Iaido:
* Dopo ogni pratica la Katana deve essere sempre ripulita e riposta nella sua custodia con cura. Si possono usare vari tipi di olio e carta di riso per la pulizia della lama, olio di garofano e olio di mandorle per esempio.
* Quando si maneggia la spada dobbiamo considerare la sicurezza come una strategia: evitare danni agli altri, evitare di farsi ferire dagli altri e naturalmente evitare di ferirsi da soli. Per questo la spada deve essere sempre curata e controllata, il vestiario deve essere in ordine e soprattutto dobbiamo considerare attentamente lo spazio che abbiamo a disposizione.
* Durante la pratica fate attenzione che nessuno entri nel raggio d’azione della vostra lama, e controllate sempre di non essere sulla linea di pratica di qualcun altro.
* Durante le lezioni di Iaido non dobbiamo distrarci o distrarre gli altri, indossare gioielli o catenine, non bisogna parlare se non necessario, neanche se le discussioni sono relative alla lezione. Le uniche parole richieste sono quelle dell’insegnamento.
* Il saluto in Seiza va effettuato portando a terra prima il ginocchio destro. In questo modo si dimostra la completa fiducia verso i presenti. Portando a terra prima il ginocchio sinistro dimostriamo di essere pronti a sfoderare la spada, e di avere quindi un atteggiamento aggressivo o di sfiducia.
* All’inizio dobbiamo avere una Katana di ferro non affilabile. Successivamente si passerà ad una Katana moderna forgiata come le Katane storiche, con la lama in acciaio affilabile. Queste Katane avranno bisogno di un’accurata manutenzione che sarà effettuata alla fine di ogni lezione. Il rito della pulizia finale è importante quanto la pratica e ci dà l’opportunità di controllare eventuali difetti della lama e a sviluppare un salutare rispetto per la propria spada. Solo nell’ultima fase passeremo alla pratica con una spada affilata.
* E’ considerato un segno di mancanza di rispetto e di gravità assoluta camminare o inciampare su spade posate a terra, passare tra i compagni o davanti al Maestro quando sta guardando un allievo, arrivare in ritardo o rifiutarsi di partecipare ad un’attività, non avere
rispetto per il Maestro o praticare forme diverse da quelle spiegate nel proprio Dojo, far cadere o far sbattere la spada a terra. Un grave insulto è urtare qualcuno con il fodero della propria spada.
Queste regole di etichetta sembrano molto complicate ma sono necessarie per trasmettere e preservare il giusto spirito di pratica quando si usa la Katana.
ATTENZIONE: TUTTE LE LEZIONI DI IAIDO CHE ESEGUIREMO DOVRANNO ESSERE TENUTE CON LA PROPRIA KATANA. CHI ANCORA NON POSSIEDE LA KATANA POTRA’ ALLENARSI SOLO E SOLTANTO CON IL BOKKEN.
Può capitare che qualcuno ci chieda di visionare la nostra spada. Nel Dojo i nostri compagni potrebbero essere curiosi e onorati di visionare il nostro ultimo acquisto, ma come bisogna procedere? Bisogna chiarire prima di tutto che nell’antichità la richiesta di visionare la spada era considerata una richiesta indelicata, ma in particolari situazioni il permesso verso persone di fiducia veniva accordato, partiamo da questo passaggio: Permesso accordato!
Una regola fondamentale è questa: mai toccare senza permesso la spada di un altro (nell’antico Giappone era un offesa che si pagava con la vita!)
Ecco spiegato in pochi passaggi il corretto modo di effettuare questa particolare operazione.
1 – Ci posizioniamo in posizione Seiza neutrale
2 – Eseguiamo il saluto alla spada
3 – Togliamo la spada dal suo supporto e poi, dopo essersi scusati con i presenti, delicatamente la sfoderiamo con la mano sinistra mentre con la destra a palmo in su sorreggiamo il fodero.
4 – La spada deve essere pulita e lucida se così non fosse dobbiamo effettuare la procedura di pulizia prima di farla visionare
5 – A questo punto si può passare la spada al nostro ospite: è molto importante tenerla sempre con la lama girata verso di noi, la porgiamo tenendola con la mano sinistra e in posizione verticale, chi la riceve la prende con mano speculare. (si può passare anche da sfoderare seguendo un’altra procedura: passiamo la spada impugnandola con la mano sinistra mentre la destra palmo in su sorregge il fodero e la lama girata verso di noi; chi la riceve la impugna di destro).
6 – La lama non deve essere mai toccata e, cosa importante, ad una visione ravvicinata non si deve alitare sulla spada: quando osserviamo una lama da vicino dobbiamo trattenere il respiro.
7 – La lama va esaminata solo quando la spada è completamente sfoderata , poi con la procedura inversa ci verrà restituita.
Seguendo con spirito e devozione gli insegnamenti, non avremo problemi e praticare con la nostra Katana sarà un’esperienza ogni volta più profonda.
ECCO I PRECETTI DA OSSERVARE:
GI – Decisione giusta, atteggiamento giusto, corretta via da seguire
YU – Abilità tecnica e umana
JIN – Benevolenza
REI – Osservanza delle regole e della disciplina
MAKOTO – Sincerità totale
MEIYO – Onore e gloria
CHUGI – Devozione e lealtà
In Giappone alle soglie del 1900 fu dichiarata estinta la casta dei Samurai, e con la fine di essa cessò anche l’arte dell’antica forgiatura delle spade. La produzione delle spade continuò in sordina solo per trasmettere le arti costruttive delle lame. Molti anni dopo, la costruzione riprese grazie all’alta richiesta da parte dei collezionisti, anche se la qualità era ben lontana dalla vecchia produzione. Grazie però ai cultori di questi oggetti e ad un collezionismo attento in epoca contemporanea, vengono prodotti ancora pezzi di grande pregio e valore.
La Katana è costituita da un’impugnatura e da una lama che dovrebbe essere circa 90 centimetri in meno dell’altezza di chi la usa, con uno scarto di 9 cm a seconda delle fattezze fisiche. Il fodero solitamente è in legno di magnolia e laccato. La Katana viene forgiata alternando vari strati di acciaio con percentuali variabili di carbonio o damasco. L’acciaio viene piegato e battuto a strati: dopo circa 33.000 piegature la lama è forgiata (ulteriori piegature sono inutili e non migliorano la qualità della lama). Viene poi data la curvatura, la forma e la punta. Inizia poi un lungo processo di lucidatura e affilatura eseguito con pietre abrasive sempre più fini. Ogni Katana realizzata diventa in questo modo una piccola opera d’arte.
PRATICA E FORMALITA’
Vi è un rigoroso e antico sistema di etichetta che aveva molti scopi: evitare di apparire aggressivi quando le intenzioni sono pacifiche e amichevoli è uno degli scopi principali. Dobbiamo ricordarci il corretto modo di inchinarsi ad inizio e a fine lezione, effettuare il saluto
alla spada, il modo giusto di rivolgersi al Maestro o all’allievo più anziano che sta guidando la lezione. Bisogna tenere presente come muoversi all’interno del Dojo quando si ha indosso la Katana, ed anche il giusto modo di estrarre la spada per la pulizia o semplicemente per mostrarla ad altre persone. L’atteggiamento è una cosa molto seria e dobbiamo essere consapevoli delle conseguenze delle nostre azioni: attraverso il buon esempio incoraggeremo anche gli altri ad avere un corretto comportamento. Sono state formalizzate rigide regole che riguardano il maneggio delle lame e il comportamento da tenere quando vengono portate in giro. Anche ai giorni nostri le regole sono vigenti nel Dojo e qualsiasi infrazione viene considerata altamente offensiva. Ecco alcune tra le regole più importanti che dovremo seguire durante le lezioni di Iaido:
* Dopo ogni pratica la Katana deve essere sempre ripulita e riposta nella sua custodia con cura. Si possono usare vari tipi di olio e carta di riso per la pulizia della lama, olio di garofano e olio di mandorle per esempio.
* Quando si maneggia la spada dobbiamo considerare la sicurezza come una strategia: evitare danni agli altri, evitare di farsi ferire dagli altri e naturalmente evitare di ferirsi da soli. Per questo la spada deve essere sempre curata e controllata, il vestiario deve essere in ordine e soprattutto dobbiamo considerare attentamente lo spazio che abbiamo a disposizione.
* Durante la pratica fate attenzione che nessuno entri nel raggio d’azione della vostra lama, e controllate sempre di non essere sulla linea di pratica di qualcun altro.
* Durante le lezioni di Iaido non dobbiamo distrarci o distrarre gli altri, indossare gioielli o catenine, non bisogna parlare se non necessario, neanche se le discussioni sono relative alla lezione. Le uniche parole richieste sono quelle dell’insegnamento.
* Il saluto in Seiza va effettuato portando a terra prima il ginocchio destro. In questo modo si dimostra la completa fiducia verso i presenti. Portando a terra prima il ginocchio sinistro dimostriamo di essere pronti a sfoderare la spada, e di avere quindi un atteggiamento aggressivo o di sfiducia.
* All’inizio dobbiamo avere una Katana di ferro non affilabile. Successivamente si passerà ad una Katana moderna forgiata come le Katane storiche, con la lama in acciaio affilabile. Queste Katane avranno bisogno di un’accurata manutenzione che sarà effettuata alla fine di ogni lezione. Il rito della pulizia finale è importante quanto la pratica e ci dà l’opportunità di controllare eventuali difetti della lama e a sviluppare un salutare rispetto per la propria spada. Solo nell’ultima fase passeremo alla pratica con una spada affilata.
* E’ considerato un segno di mancanza di rispetto e di gravità assoluta camminare o inciampare su spade posate a terra, passare tra i compagni o davanti al Maestro quando sta guardando un allievo, arrivare in ritardo o rifiutarsi di partecipare ad un’attività, non avere
rispetto per il Maestro o praticare forme diverse da quelle spiegate nel proprio Dojo, far cadere o far sbattere la spada a terra. Un grave insulto è urtare qualcuno con il fodero della propria spada.
Queste regole di etichetta sembrano molto complicate ma sono necessarie per trasmettere e preservare il giusto spirito di pratica quando si usa la Katana.
ATTENZIONE: TUTTE LE LEZIONI DI IAIDO CHE ESEGUIREMO DOVRANNO ESSERE TENUTE CON LA PROPRIA KATANA. CHI ANCORA NON POSSIEDE LA KATANA POTRA’ ALLENARSI SOLO E SOLTANTO CON IL BOKKEN.
Può capitare che qualcuno ci chieda di visionare la nostra spada. Nel Dojo i nostri compagni potrebbero essere curiosi e onorati di visionare il nostro ultimo acquisto, ma come bisogna procedere? Bisogna chiarire prima di tutto che nell’antichità la richiesta di visionare la spada era considerata una richiesta indelicata, ma in particolari situazioni il permesso verso persone di fiducia veniva accordato, partiamo da questo passaggio: Permesso accordato!
Una regola fondamentale è questa: mai toccare senza permesso la spada di un altro (nell’antico Giappone era un offesa che si pagava con la vita!)
Ecco spiegato in pochi passaggi il corretto modo di effettuare questa particolare operazione.
1 – Ci posizioniamo in posizione Seiza neutrale
2 – Eseguiamo il saluto alla spada
3 – Togliamo la spada dal suo supporto e poi, dopo essersi scusati con i presenti, delicatamente la sfoderiamo con la mano sinistra mentre con la destra a palmo in su sorreggiamo il fodero.
4 – La spada deve essere pulita e lucida se così non fosse dobbiamo effettuare la procedura di pulizia prima di farla visionare
5 – A questo punto si può passare la spada al nostro ospite: è molto importante tenerla sempre con la lama girata verso di noi, la porgiamo tenendola con la mano sinistra e in posizione verticale, chi la riceve la prende con mano speculare. (si può passare anche da sfoderare seguendo un’altra procedura: passiamo la spada impugnandola con la mano sinistra mentre la destra palmo in su sorregge il fodero e la lama girata verso di noi; chi la riceve la impugna di destro).
6 – La lama non deve essere mai toccata e, cosa importante, ad una visione ravvicinata non si deve alitare sulla spada: quando osserviamo una lama da vicino dobbiamo trattenere il respiro.
7 – La lama va esaminata solo quando la spada è completamente sfoderata , poi con la procedura inversa ci verrà restituita.
Seguendo con spirito e devozione gli insegnamenti, non avremo problemi e praticare con la nostra Katana sarà un’esperienza ogni volta più profonda.
ECCO I PRECETTI DA OSSERVARE:
GI – Decisione giusta, atteggiamento giusto, corretta via da seguire
YU – Abilità tecnica e umana
JIN – Benevolenza
REI – Osservanza delle regole e della disciplina
MAKOTO – Sincerità totale
MEIYO – Onore e gloria
CHUGI – Devozione e lealtà